Diventa socio
Elenco Pagine
- Tesi sulla didattica della storia
- 1. Un'associazione di insegnanti ricercatori
- La storia da insegnare
- 3. La mediazione didattica
- 4. Per un curricolo di operazioni cognitive
- 6. L'insegnamento della storia e i valori
- 7. L'insegnamento della storia Obiettivi
- 8. L'uso della conoscenza storica
- 9. Insegnamento e formazione del cittadino
- 10. Studio della storia e uso pubblico
- 11. Storiografia e storia insegnata
- 12. Storia insegnata e storiografia
- 13. Curricolo e nuove tecnologie informatiche
- Storia locale e curricolo verticale di storia
10. Studio della storia e uso pubblico
10a. L'uso della storia insegnata per scopi diversi da quelli della conoscenza.
L'uso pubblico della conoscenza storica è uno dei fenomeni più frequenti. Dacché si è istituzionalizzata la storia scolastica è stata un caso di uso pubblico della storiografia. L'uso pubblico ha questo di caratteristico che la conoscenza storica viene curvata a scopi diversi da quelli della conoscenza: politici, ideologici, etici, civici… A questa modalità di uso consegue inevitabilmente la degradazione della conoscenza. Lo studio della storia può rafforzare le tendenze a tale modalità di uso oppure può essere indirizzato a contrastare tale uso e i suoi effetti.
10b. Costruire un'abitudine alla valutazione critica dell'uso della storia
L'uso pubblico della storia deve essere sottoposto ad un controllo critico molto vigile. A questo scopo l'insegnamento e l'apprendimento della storia devono essere tesi a costruire abitudini alla valutazione critica di tutte le utilizzazioni della conoscenza storica:
a) l'uso mirato delle informazioni per giustificare una certa immagine del presente;
b) l'uso della storia come “merce”;
c) l'uso della storia in funzione turistica o folcloristica.
A tale scopo occorre:
1) formare la capacità di analizzare le fonti di informazioni e il rapporto tra
ricostruzioni dei fatti, interpretazione dei fatti e fonti utilizzate;
2) formare la capacità di analizzare e contestualizzare i testi;
3) indurre atteggiamenti di diffidenza culturale nei confronti dell'informazione
costruita;
4) rendere consapevoli della spendibilità del sapere storico per entrare in
relazione con l'uso pubblico della storia e per decodificarlo.