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Bollettino n. 20 - Giugno 2006

Periodico dell'Associazione Clio '92  Questo numero può essere scaricato da tutti i lettori

Giugno 2006 - Anno VII, n. 20

QUESTO NUMERO  

 

QUALE POLITICA PER LA STORIA INSEGNATA

In un convegno intitolato “Quale politica per la storia insegnata” a Riccione, lo scorso 26 febbraio, in occasione dell’annuale assemblea nazionale dei soci, l’Associazione Clio’92 ha voluto affrontare in un’ottica a tutto campo appunto il problema della storia insegnata.

A tenere la relazione centrale è stato invitato Charles Heimberg, studioso e ricercatore dell’Università di Ginevra, direttore di “Le Cartable de Clio”, allo stesso tempo buon conoscitore della situazione italiana ma non direttamente coinvolto.

La sua relazione è stata introdotta da alcune comunicazioni su quelli che riteniamo essere i punti problematici fondamentali dell’insegnare storia oggi in Italia: la formazione degli insegnanti, l’organizzazione scolastica, le indicazioni programmatiche. Per la formazione iniziale, cruciale è il ruolo svolto dalle Università e dalle Scuole di Specializzazione, posto che nella maggioranza dei casi la storia studiata al Liceo è quella del comune senso scolastico, incardinata sulla canonica sequenza cronologico-lineare ed eurocentrica. Al tema sono state dedicate le comunicazioni di Luciana Coltri e Maria Teresa Rabitti. Sappiamo bene, però, che non c’è buon insegnamento senza formazione continua degli insegnanti: ad Ernesto Perillo è stato quindi affidato il compito di esplorare le annose questioni della formazione in servizio dei docenti, spesso affidata solamente all’iniziativa delle singole istituzioni scolastiche, alle reti che esse riescono a costituire, all’attività delle associazioni professionali.

L’intervento di Giulio Ghidotti invita, poi, a guardare con attenzione, non con supponenza accademica, agli ostacoli che una cattiva organizzazione della scuola pone sulla strada di un buon insegnamento della storia: si parla di orari, cattedre, ruoli professionali, e non solo.

Vincenzo Guanci cerca di contestualizzare le recenti “indicazioni ministeriali” per la costruzione dei piani di studio di storia sia alla luce delle responsabilità normative di docenti e scuole, sia richiamandone i precedenti storici.

Volutamente non abbiamo affrontato la questione dei manuali e degli strumenti didattici: di questi ci occupiamo continuamente nella nostra attività di ricerca, sperimentazione e formazione, e nelle pubblicazioni che ne danno conto. Il Convegno voleva sottolineare e discutere tre punti cruciali accanto alla questione di quale storia insegnare e come farlo, ampiamente affrontata con acume e profondità dalla relazione di C. Heimberg.

Circa un mese dopo, il Comitato Direttivo dell’Associazione Clio’92, facendo tesoro di quanto era stato dibattuto il 26 febbraio a Riccione, ha approvato all’unanimità un documento significativamente intitolato “Agenda per la storia” a cui hanno aderito il Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia e il Movimento di Cooperazione Educativa.

 

Data l'importanza del tema, l'associazione Clio '92 ha ritenuto di mettere a disposizione di tutti i lettori del sito (soci e non soci) questo numero del icon Bollettino di Clio.  

 

 

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