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Bollettino di Clio - NS - N. 1

Periodico on line dell'Associazione Clio '92  Questo numero può essere scaricato da tutti i lettori

Febbraio 2013 - Anno XIII, Nuova serie n. 1

  INSEGNARE E APPRENDERE LA STORIA PER COMPETENZE


EDITORIALE

Dedichiamo questo numero de "Il Bollettino di Clio" al tema delle competenze, che da ormai non pochi anni polarizza una parte consistente del dibattito a scuola, suscitando nei docenti reazioni e posizionamenti che vanno da un'aperta ostilità e rifiuto ad un'accettazione incondizionata per aver trovato la panacea che sembrerebbe risolvere ogni problema.

Di competenze insomma si fa un gran parlare a scuola; tuttavia spesso non si arriva neppure a convenzionare il significato di "competenza", nozione articolata e intrinsecamente complessa che significa molte cose, così che crescono le difficoltà della riflessione e del confronto.

L'intervista a due pedagogisti dell'Università di Urbino, Massimo Baldacci e Silvia Fioretti, ha lo scopo dichiarato di mettere criticamente a fuoco la nozione di competenza a scuola: dieci domande e dieci risposte per avere a disposizione un punto di vista pedagogico su cosa significhi competenza in ambito scolastico, sulla relazione fra competenze, conoscenze, obiettivi e abilità, sulla compatibilità tra competenze trasversali e organizzazione dei curricoli per discipline o ambiti disciplinari, su cosa cambia o dovrebbe cambiare assumere l'orizzonte delle competenze dal punto di vista di un docente o di un discente, sulla verifica dell'acquisizione di competenze e su altro ancora. 

Il contributo di Flavia Marostica delinea un itinerario storico-evolutivo del concetto di competenza teso a far conoscere significati e punti di vista di autori che si sono confrontati con le definizioni e la messa in atto di un insegnamento/apprendimento basato sulle competenze. Ne risulta un ragionato e utilissimo quadro, corredato da una aggiornata bibliografia, che dà conto di un dibattito più che ventennale e che, a partire dai fattori costitutivi, dalle caratteristiche e dalle parole delle competenze si snoda fra i principali filoni di ricerca sul tema, ragiona sulle competenze per la vita, per la cittadinanza e per il lavoro, sul rapporto fra competenze e discipline, per arrivare a considerare alcune difficoltà e problemi dell'insegnamento per competenze.

Non ci sono competenze senza conoscenze, articolate in aree o discipline, con propri risultati di ricerca, metodologie, epistemologie. Il contributo di Ivo Mattozzi entra nel vivo della questione ragionando sulle competenze in rapporto con gli apprendimenti in storia. Nel mostrare come la formazione di competenze sia "il risultato possibile e di lungo termine di processi di insegnamento e di apprendimento concatenati che formano man mano abilità e conoscenze storiche significative, atteggiamenti metacognitivi e risorse psichiche e le consolidano e le specificano nel lungo periodo del curricolo verticale", fornisce preziose indicazioni metodologiche, suggerimenti sulle strategie didattiche più efficaci, esempi di "compiti autentici" in tutti gli ordini scolastici.

Adottare una didattica per competenze comporta abbandonare pratiche trasmissive ancora largamente diffuse, allontanarsi dall'immagine tradizionale della storia insegnata, maneggiare in modo nuovo il sapere storico. In questo profondo processo di trasformazione, gli insegnanti, nessuno dei quali ha conosciuto una formazione per competenze, non possono né devono essere lasciati soli: devono essere adeguatamente formati. 

L'articolo di Enrica Dondero dà conto del percorso di formazione realizzato dai docenti della scuola media Don Milani di Genova, una delle tre Wikischool italiane. Quell'esperienza triennale, che ha posto al suo centro la didattica per competenze scegliendo di incrociare le competenze degli assi culturali con quelle di cittadinanza, ha attivato processi innovativi, riorganizzato il lavoro di ricerca e ridefinito il profilo professionale dei docenti, prodotto materiali didattici, sollecitato il lavoro collaborativo, convenzionato procedure didattiche.

L'articolo di Paola Lotti presenta un esempio operativo di progettazione di un'unità di insegnamento e apprendimento per competenze sul tema delle rivoluzioni del neolitico, con l'intento di costruire, in una prospettiva interdisciplinare (storia, scienze, italiano, lingua inglese, linguaggi multimediali), una relazione virtuosa tra risorse delle discipline e competenze. Illustrandone le fasi di realizzazione in un'ipotetica classe prima della secondaria superiore, vengono esplicitati tempi, modalità e compiti, strategie didattiche, obiettivi e prodotti intermedi e finali, criteri delle valutazioni, formali e informali.

Completano questo numero cinque Segnalazione Bibliografiche, cinque letture utili per continuare a riflettere sul tema in relazione agli apprendimenti e alla progettazione ma anche specificatamente alla disciplina storia, e la rubrica Spigolature attraverso la quale ancora una volta gustare e apprezzare la grande lezione di Marc Bloch.

Per finire, dalla quarta di copertina, un'ultima lezione da Piperita Patty che insegna a Marcie, e a tutti noi, che bisogna sempre studiare la storia ..... prima di tutto! 

Saura Rabuiti

LA REDAZIONE 
La redazione del Bollettino di Clio (Nuova serie) è costituita da Ivo Mattozzi, Giuseppe Di Tonto, Saura Rabuiti, Vincenzo Guanci, Paola Lotti, Ernesto Perillo, Mario Pilosu.

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