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Elenco Pagine
- Quaderni di Clio '92 Presentazione dei numeri
- Quaderni di Clio '92 n.15
- Quaderni di Clio '92 n. 14
- Quaderni di Clio '92 n.13
- Quaderni di Clio '92 n.12
- Quaderni di Clio '92 n.11
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- Quaderni di Clio '92 n. 9
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- Quaderni di Clio '92 n. 6
- Quaderno di Clio '92 n. 5
- Quaderni di Clio '92 n. 4
- Quaderni di Clio '92 n. 3
- Quaderni di Clio '92 n. 2
- Quaderni di Clio '92 n. 1
Quaderni di Clio '92 n.13
A cura di Cristina Cocilovo
Testi di:
Clio 92 continua la riflessione sugli Intrecci fra educazione linguistica e competenze storiche, centrando ora l'attenzione sulla produzione del testo storico da parte degli studenti.
La pubblicazione del Quaderno N°12 considerava una competenza "passiva: la comprensione del testo storico. Ma il termine passivo può risultare generico, perché presuppone un passaggio a senso unico di informazioni, descrizioni, argomentazioni dall'autore al fruitore, senza tener conto che gli attori in gioco sono due: lettore ed autore. Per comprendere quanto sta leggendo, il lettore cerca di collegare le nuove informazioni alla sua rete di conoscenze, confronta lo stato di cose descritto con i suoi copioni mentali, segue il percorso logico della narrazione e delle argomentazioni, cercando di non farsi ingannare da incongruenze e ambiguità, per poter condividere, oppure contestare le tesi dell'autore. Ed è tanto più motivato se è attrezzato a superare le difficoltà del testo. L'autore a sua volta deve adoperarsi per risultare comprensibile al lettore cui si rivolge, avendo ben chiara la sua fisonomia mentale, il suo livello culturale, la sua età, lo scopo per cui legge e così via.
Quando i nostri studenti scrivono un testo, mettono in atto una competenza attiva, che si è costruita sulla comprensione delle strategie linguistiche apprese dai testi letti e studiati e dalla metalinguistica studiata nelle ore di italiano.
Ma qui si aprono molte domande: quanto gli autori sono stati efficaci nel costruire i loro testi storici? Quali strategie gli studenti debbono mettere in pratica a seconda della tipologia di testo che debbono stendere? Che prestazioni possiamo costruire e quindi chiedere alle diverse categorie di studenti della scuola primaria e dei cicli della secondaria nella fase di scrittura? Come coniugare raffinate competenze linguistiche, da utilizzare in modo sempre più consapevole, con le competenze storiche?
Una bella serie di domande, a cui l'attuale quaderno prova a rispondere, tenendo presente le specificità della disciplina Storia nella costruzione reciproca di competenze linguistiche e storiche, perché, citando Maurizio Della Casa (uno dei linguisti a cui ci siamo rivolti per aiutarci a dirimere la questione) "ogni disciplina richiede modi particolari di argomentare e tipi speciali di elementi di prova, che debbono risultare affidabili relativamente ai problemi di cui la disciplina si occupa."
Abbiamo cercato risposte anche nelle parole e nei libri di altri linguisti di impostazione interdisciplinare, come Maria Teresa Serafini, Gabriele Pallotti e Isabel Solé.
Ulteriori articoli di approfondimento da parte di esperti di Clio e una serie di esperienze didattiche ci fanno riflettere sulle possibili strade da intraprendere, nel costruire la competenza di scrittura negli studenti, motivandoli ad acquisirla.