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Il Medioevo europeo di Le Goff a Parma

…E SE NOMINASSIMO LE GOFF SOCIO ONORARIO DI CLIO'92?

di Germana Brioni Al sito della mostra

Mi è capitato di ascoltare alcune opinioni di insegnanti e non insegnanti, durante e in seguito alla mostra di recente allestita (Sett.2003-Gennaio 2004) a Parma sul Medioevo europeo, su preciso progetto di Jacques Le Goff, le cui indicazioni sono state puntualmente rispettate dai curatori e allestitori dell'esposizione.
Certo, il pubblico che accorre al richiamo ben pubblicizzato delle grandi mostre, o meglio, dei grandi "eventi culturali", come oggi si ama denominarle, non è stato soddisfatto: "solo" cinquanta pezzi, seppure di alto livello artistico o di valore documentario, e le numerose riproduzioni fotografiche, ottime sì ma pur sempre fotografie, sono parsi una documentazione limitata e insufficiente a illustrare la complessità e la durata del Medioevo. In effetti, chi non possiede l'habitus di considerare la storia come ricostruzione soggettiva e non percepisce sotto l'aspetto estetico di una mostra il filo conduttore in base al quale il curatore ha selezionato tema, materiale documentario, materiale didascalico e allestimento, chi non si sofferma a cogliere le relazioni tra carte geografiche, carte tematiche, e opere in mostra, al Palazzo della Pilotta può aver provato delusione.
Ritengo invece che una persona impegnata nella ricerca storica e con la consuetudine alle letture esperte, allenata a cogliere negli scritti di uno storico la sua visione storiografica, in questa occasione abbia potuto comprendere la visione di uno storico- maestro come Le Goff, del cui pensiero l'esposizione era una sintesi stringata ma efficace. Il forte impatto iniziale con la teoria di portali che immette nel variegato mondo medievale, ricco di apporti di tante culture; la disposizione dei materiali e dell'apparato collaterale per sottotemi; la presenza di materiali attribuibili a una periodizzazione sulla lunga durata; la contestualizzazione nello spazio, dilatato rispetto alla tradizionale concezione di un Medioevo racchiuso nei confini dell'Europa occidentale; la scelta delle opere esposte, in funzione di dare conto dei vari aspetti della civiltà medievale europea, aspetti sia propriamente culturali che di cultura materiale; tutto il complesso, dunque, dell'esposizione è risultato più che sufficiente a darci l'idea del quadro della civiltà medievale europea tra l'VIII e il XIV secolo.
E' il quadro di un'Europa unita pur nelle diversità delle sue componenti, come da decenni lo storico va sostenendo nelle sue ricostruzioni, in sintonia con una realistica visione della  situazione europea nel presente.

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