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Figli di un benessere minore
Giovanni De Luna, FIGLI DI UN BENESSERE MINORE. LA LEGA 1979-1993, La Nuova Italia,Firenze 1994, pp.291
A cura di
Francesca Dematté
Continuano le riletture dei libri di Giovanni de Luna in occasione della sua partecipazione al Convegno di Treviso “Laboratorialmente”- Il laboratorio della Storia contemporanea.
Una raccolta di riflessioni, scaturite da una ricerca avviata nel 1990 intorno al fenomeno Lega, apparve a cura di Giovanni De Luna per i tipi della Nuova Italia nel 1994.
I sei brevi saggi firmati dallo storico e da Claudio Donegà, , Pier Paolo Poggio, Aldo Bonomi, Bernard Poche, Davide Aimonetto, affrontano l’analisi del fenomeno leghista, fino ad una comparazione con fenomeni europei di scomposizione e ricomposizione sviluppatesi in territori come il Belgio e la Slovenia.
La partenza dal presente (il successo elettorale leghista dell’aprile 1992), promuove l’interrogazione sul processo di unità nazionale e sul progetto di “fare gli italiani” perseguito in vent’anni di Fascismo.
“Frammenti di realtà disuguali e contrapposte, un intreccio fra isole di benessere e oceani di povertà a cui corrispondeva un caleidoscopio di culture, dialetti, identità separate era l’Italia che usciva dal Fascismo e dalla guerra, la prova del fallimento del tentativo di “fare gli italiani”(pag.3).
Lo scenario interpretativo da una parte rilegge il ruolo del sistema dei partiti così come si era strutturato dopo il 1945 , per fermarsi sulla crisi che investì il contesto degli anni Ottanta; dall’altra si rivolge contemporaneamente a diversi approcci disciplinari e aree di ricerca per rispondere ad alcune domande fondamentali: perché la Lega è cresciuta così impetuosamente, tanto da passare da fenomeno di folklore a partito di massa? Che rapporto c’è tra quella crescita e la crisi dei partiti tradizionali della sinistra? Come si è formato il personale politico della lega e che progetto generale segue?
Una parte di queste risposte è suggerita dal titolo che identifica i soggetti sociali diversi ai quali si rivolge la ricerca, soggetti unificati da una condizione economica di benessere diffuso ma “minore”, caratteristico delle regioni del Nord, che nel vuoto lasciato dai grandi partiti di massa poterono esprimere motivi antichi della diffidenza contadina verso le istituzioni: lo stato, il fisco, i partiti, insieme a una tendenza alla “tristezza” di aree in cui prevalevano ritmi lenti e lamenti basati sul percepirsi ultimi.
Della Lega si analizzano il populismo specifico (Paolo Poggio), l’identità programmatica(Claudio Donegà) e i progetti politici; l’accettazione/paura dello sviluppo capitalistico, le forme dell’organizzazione politica e il modello di partito; i soggetti sociali che ne garantiscono l’insediamento elettorale; ruoli e comportamenti dei militanti (Paolo Bonomi).
Infine con il saggio di Bernard Poche, attraverso il confronto con il Belgio e la Slovenia, si introduce la dimensione comparata del fenomeno a livello europeo.
Ciò che mette la cornice a queste analisi puntuali per trasformarle in visione d’insieme sono proprio i due scritti con cui Giovanni de Luna apre il libro, La Lega e il “progetto di fare gli Italiani”; Dalla spontaneità all’organizzazione: la resistibile ascesa della Lega di Bossi.
A distanza di vent’anni, alla luce di questo nostro presente, alcuni passaggi convincono ancora compresa l’analisi
della società italiana degli anni 70, della crisi sociale che trasformò il tessuto del paese e che, nella sconfitta del referendum sulla scala mobile, registrava un assestamento su parametri altri rispetto a quelli della solidarietà che avevano caratterizzato gli anni del 2° dopoguerra.
Fra le osservazioni una intuizione colpisce nel segno, probabilmente in nome dello studio attento delle fonti offerte dal sistema dei media, che De Luna frequenta con viva passione.
Riguarda il ruolo della televisione , in particolare delle reti Mediaset, che preferendo appoggiare n la politica non più come prolungamento della vita della gente comune, ma la politica come teatro, preparava una“democrazia in cui parlano tutti”, una democrazia “ospite” delle reti televisive di Berlusconi.
Infine una segnalazione meritano le cinque sezioni della bibliografia a cura di Davide Aimonetto, strumento prezioso per ricostruire, con materiali scientifici, documentari, saggistici , anche audiovisivi, la conoscenza del fenomeno leghista fino a tutto il 1993.
INDICE
Introduzione
La Lega e il Progetto di “Fare gli Italiani”
Giovanni De Luna
Dalla spontaneità all’organizzazione:la resistibile ascesa della lega di Bossi.
Giovanni de Luna
-
L’afasia dei movimenti
-
Dalla solidarietà all’egoismo
-
Il ruolo dei partiti nell’Italia repubblicana
-
I governi di solidarietà nazionale
-
Gli anni Ottanta e il sistema politico italiano
-
Il sociale si riorganizza: la Lega
-
1992: la consacrazione
-
Epilogo.
Strategie del presente. I volti della Lega
Claudio Donegà
1. Identità e agire strategico. La grammatica dell’azione collettiva
2. La costruzione del presente
3. Individui e riti
4. Territori e politica nello sviluppo della Lega
Il naturalismo sociale e l’ideologia della Lega
Pier Paolo Poggio
1. La deriva neoetnica
2. Il problema del populismo
3. La società contro lo stato
4. Leghismo e naturalismo sociale
Alle origini del movimento: la Lega lombarda tra cosmopolitismo e localismo
Aldo Bonomi
1. Il territorio: leggero nel cielo della politica, pesante nelle passioni degli uomini
2. Le passioni e gli interessi dei localismi lombardi
3. I messaggi della Lega lombarda
4. Conclusioni
Scomposizioni e ricomposizioni dei territori europei: il Belgio, la Slovenia, l’Italia del Nord.
Bernard Poche
1. Per un buon uso della crisi dei sistemi nazionali
2. C’era una volta il Belgio
3. Pianura del Nord. La pianura delle Fiandre irrigata dal Po
4. Questa Slovenia che si è svegliata stato.
I libri sulla Lega
A cura di Davide Aimonetto
1. Bibliografia generale
2. Studi regionali
3. Articoli su quotidiani, settimanali, mensili
4. Articoli su riviste
5. Pubblicazioni leghiste.