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2011 Aprile - La Storia in piazza e l'invenzione della guerra a Genova. Diario delle giornate.(14.04.2011)

LA STORIA IN PIAZZA

Dal 14 al 17 di aprile nelle sale di Palazzo Ducale di Genova

L'INVENZIONE DELLA GUERRA

 

 

Diario della giornata

14/4/2011.

Prima giornata de ‘La Storia inpiazza. L’invenzione della Guerra’. Fino alle 18 i partecipanti avevano raggiunto quota 6000.

·        Affollata, soprattutto da studenti, l’intervista, invideoconferenza, con una delle sopravvissute all’esplosione della bomba atomicasu Hiroshima, nella conferenza Hiroshima. Le parole di un testimone, in collaborazione con HiroshimaPeace Memorial Museum, nel Salone del Maggior Consiglio. Ascolta l'Intervento

·        Nel corso della prima giornata circa 2000 visitatori per la mostra, alla Loggia degli Abati, di RobertCapa, Immaginidi guerra. Dalla Spagna, al conflitto sino-giapponese, alla Seconda Guerra Mondiale. Una serie di immagini-simbolo di Robert Capa, un fotografo di guerra che non amava la guerra.

·        Nella Sala del Minor Consiglio Fare la Pacedi Mauro Garofalo (ha preso parte, comemediatore, alle numerose iniziative di pace della Comunità di Sant’Egidio; haoperato per la riconciliazione nazionale in Guinea Conakry, nello Zimbabwe enel Niger). Guinea, Zimbabwe, Niger: le esperienze di riconciliazione nazionalepromosse dalla Comunità di Sant’Egidio.  Ascolta l'Intervento 

·        Nel pomeriggio, nel Salone del Maggior Consiglio, laconferenza inaugurale, anch’essa affollatissima, di Donald Sassoon, curatore della manifestazione, docente di Storia Europea Comparata al Queen Mary dell’Università di Londra. Ha di recente pubblicato La Cultura degli Europeidal 1800 aoggi, (Rizzoli 2008), una monumentale analisi comparativa delle opere che hanno costruito l’immaginario europeo degli ultimi secoli. La lezione, L’invenzione della guerra, ha illustrato come le guerre, al pari di ogni prodotto umano, sono costruzioni storiche che coinvolgono energie materiali, morali, immaginarie. Mentre gli storici sono ossessionati dalle cause della guerra, che spesso cambiano con il procedere degli eventi, il vero mistero sono le loro imprevedibili conseguenze.  Ascolta l'Intervento

·        Nella Sala Liguria Spazio Aperto laureati e dottorandi in Discipline Storiche dell’Università di Genova hanno presentato e spiegato, soprattutto a classi della Secondaria Superiore Scuole di guerra, una rassegna di quaderni di scuola, provenienti dall’Archivio Ligure di Scrittura Popolare, dalla copertina illustrata con immagini delle guerre di Libia e d’Etiopia e dei due conflitti mondiali. E ancora: libri scolastici delle Scuole elementari degli anni ’30, edisegni, pensieri e lettere di bambini sulla guerra nell’età del fascismo.Nello stesso locale, all’interno dell’esposizione Giornali di trincea1915-1918, un’esposizione di giornali di trincea realizzati dagli Uffici Propaganda, sia italiano che austro-ungarico,che rappresentano uno straordinario strumento di educazione nazionale e di consenso alla guerra. Oltre cinquanta testate di propaganda e contropropaganda,alle quali collaborarono giornalisti-soldati e anche grandi artisti come Giorgio De Chirico e Mario Sironi. All’ingresso della Sala, una serie di foto,provenienti dall’Archivio Storico Leoni, di bambini e ragazzi genovesi nelle manifestazioni del regime nel ventennio fascista: una panoramica traparate, Balilla, Giovani Italiane, divise e maschere per i giochi dei bambini. Sono ritratti di bambini scattati a Genova tra gli anni Trenta e gli anniQuaranta. Momenti di vita sociale, quella pubblica e organizzata. Nei giochi e nelle rappresentazioni si ritrovano i "tormentoni" del regime, come le "faccette" nere che mimano le gesta fasciste in Abissinia.

·        Fra i laboratori per le scuole, spicca Contrasti: Goya e Manet, David e Picasso: vittime e carnefici nella rappresentazione pittorica. I contrasti chiaroscurali sono realizzati con tecniche grafiche per dare evidenza alla drammaticità delle figure e alla crudeltà delle armi. Altro laboratorio interessante, nel Munizioniere, è quello progettato e attivato da alcune classi del triennio del Liceo Classico ‘Cristoforo Colombo’, Perché la guerra? Le risposte sbagliate; una selezione di letture, dall’antichità classica al Novecento, come stimolo al dibattito sui diversi aspetti della guerra che la letteratura ha nei tempi di volta in volta sottolineato,dall’esaltazione dell’eroismo alla meditazione sul dolore e sulla morte. 

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