Logo Clio92 - Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
MAPPA DEL SITO | ENGLISH VERSION
Associazione | LE TESI | PUBBLICAZIONI | STRUMENTI | STORIA DIGITALE | NEWS | AREA SOCI | FORUM |

Elenco Pagine

Ricerca sul Sito

Ricerca


Ricerca Avanzata »

Area Soci

Area Clienti




Sei in: Home � Associazione » Scuola estiva di Arcevia » Arcevia 2011

Agosto 2011 - XVII Corso della scuola di formazione di Arcevia

 

UNA SCUOLA PER "FARE ITALIANI" CONOSCITORI DELLA GEOGRAFIA E DELLA STORIA D'ITALIA 

 XVII CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL CURRICOLO DELLE OPERAZIONI COGNITIVE E DELLE CONOSCENZE SIGNIFICATIVE IN STORIA

ARCEVIA 23 -26 AGOSTO 2011 

 

LE RAGIONI DEL CORSO 

La Scuola Estiva di Arcevia (AN) nella sua XVII edizione propone un corso sull’insegnamento interdisciplinare di storia e geografia.

In 12 ore di lezione e in 14 ore di lavoro laboratoriale saranno proposti curricoli continuativi ed esempi di processi di insegnamento e di apprendimento che costituiscono soluzioni alle difficoltà che gli insegnanti incontrano nella gestione delle due discipline come elementi dell’area storico-geografica.

Per il secondo anno consecutivo la Scuola Estiva dedica iltema alla conoscenza delle storie d’Italia: nella XVI edizione centrando il corso sul curricolo delle storie d’Italia, nella XVII edizione focalizzando sui rapporti tra storia e geografia.

Storia e geografia:una complicità promettente

Tradizionalmente gli insegnamenti di storia e geografia sono stati attribuiti allo stesso insegnante sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria nell’area delle discipline comuni. Ma tradizionalmente non sono mai state insegnate in modo da accrescere le potenzialità formative dell’una con l’approccio dell’altra. Tradizionalmente sono state insegnate l’una e l’altra in modo nozionistico, come somme di informazioni da padroneggiare.

Ora le indicazioni per il curricolo nella scuola di base e quelle per i bienni dei licei e degli istituti tecnici  delineano un profilo formativo caratterizzato da abilità, conoscenze e competenze che possono essere sviluppate potentemente se le due discipline sono insegnate in modo da intrecciare i loro approcci. L’intreccio giova anche alla formazione delle competenze chiave raccomandate come obiettivi dai documenti europei.

L’intreccio si può realizzare solo a patto di farla finita con l’impostazione nozionistica e di pensare la storia e la geografia come saperi in costruzione.

La formazione del pensiero che pensa il mondo e l’umanità in una dimensione geostorica può cominciare fin dalla scuola dell’infanzia e proseguire nella scuola di base in modo da equipaggiare gli alunni di abilità, conoscenze e competenze da usare nell’esercizio della cittadinanza e da mettere in gioco negli ulteriori percorsi formativi.

Ad ogni livello scolastico è possibile individuare temi che si prestino alla integrazione del punto di vista storico con quello geografico e viceversa.

Le due discipline debbono conservare la loro identità epistemologica e metodologica e nessuna deve essere considerata secondaria rispetto all’altra. Ma ciascuna può promettere conoscenze più significative e più feconde se le costruisce anche usando i metodi dell’altra. Tutti gli oggetti di studio della geografia possono essere affrontati anche storicamente.

La complicità disciplinare è la risposta piùadeguata alla difficoltà di gestire le due discipline con le poche ore disponibili.  

Le difficoltà di fronte all’intreccio

Gli insegnanti oppongono molte difficoltà di fronte alla prospettiva di dover gestire i due insegnamenti. Lamentano la scarsità di tempo rispetto ai “programmi”, che intendono, però, come impegno a svolgere tutti gli argomenti degli indici dei libri di testo.

Gli insegnanti hanno idea che l’interdisciplinarità sia possibile realizzarla solo se ci sono “programmi” sincronizzati. Pensano che se l’insegnamento della storia è dedicato alle civiltà nel mondo e nell’antichità mentre quello di geografia si concentra sul mondo contemporaneo o su una sua parte, l’asimmetria temporale e spaziale impedisca la possibilità di realizzare collegamenti interdisciplinari.

Altre difficoltà sono generate dai libri di testo che non impostano le rappresentazioni secondo il modello geostorico e non trattano aspetti ambientali e territoriali nella costruzione delle conoscenze storiche né i processi storici nella costruzione delle conoscenze geografiche.

I professori del biennio lamentano una difficoltà supplementare nella necessità di assegnare un voto unico per le due discipline.

Al fondo di tutte le difficoltà, però, dobbiamo individuare la incompetenza professionale nell’una o nell’altra disciplina:essa è generata dai percorsi di formazione degli insegnanti così come sono stati impostati nella scuola secondaria e nelle università. Essa richiede una formazione nuova. La Scuola Estiva di Arcevia intende contribuire a tale formazione.

Le indicazioni e la formazione geostorica

Gli insegnanti non hanno più la sudditanza a programmi prescrittivi. In tutti i livelli scolastici i programmi sono stati sostituiti dalle indicazioni o linee guida che esaltano le potenzialità delle discipline per la formazione di abilità, di conoscenze, di competenze. Tocca agli insegnanti ispirarsi alle indicazioni e progettare curricoli pluriennali e piani di lavoro annuali. In tale compito i libri di testo devono essere considerati solo come uno degli strumenti utili per realizzare l’intreccio tra insegnamento e apprendimento e i loro indici non devono essere più subiti come equivalenti ai programmi.

I profili formativi degli alunni in uscita dalla quinta primaria, dalla terza media e dal biennio superiore delineano tratti che reclamano una formazione storica e geografica integrata.

La Scuola Estiva di Arcevia proporrà metodi per impostare curricoli e l’esempio di curricoli e di piani di lavoro e di unità di insegnamento e di apprendimento.

La complicità tra storia e geografia

Pensare che la geostoria sia possibile solo se i contenuti sono condivisi simmetricamente (sulla scala temporale e per la scala spaziale)dalle due discipline è paralizzante. Se partiamo dalla idea che la molteplicità dei punti di vista deve agire nella mente di chi costruisce conoscenza, abbiamo la flessibilità adeguata. Allora è possibile trattare una conoscenza storica assumendo lo sguardo del geografo e una conoscenza geografica introducendo al momento opportuno la dimensione storica. Il punto di vista e l’approccio dell’altra disciplina vanno applicati nella costruzione della conoscenza disciplinare qualunque essa sia.

Nella Scuola Estiva vorremmo dimostrare la complicità possibile tra le due discipline. 

 Storia e geografia per le educazioni

Sia nelle indicazioni italiane sia nei documenti europei che trattano delle politiche scolastiche storia e geografia sono discipline accreditate di un grande potenziale per promuovere le educazioni.

Nella Scuola Estiva vorremmo dimostrare come la geostoria possa contribuire alla educazione alla interculturalità, all’educazione al patrimonio e alla cittadinanza.

Una geostoria per il territorio marchigiano

Nella Scuola Estiva di Arcevia assumiamo il territorio marchigiano come caso di studio e come laboratorio.

Il paesaggio, i fenomeni migratori, il patrimonio culturale delle Marche saranno al centro di relazioni e di attività laboratoriali in modo che l’osservazione diretta e l’uso delle fonti disponibili negli archivi e nel museo di Arcevia (sezione del Museo nazionaledi Ancona) permettano la costruzione di progetti di unità di insegnamento e di apprendimento trasferibili in qualunque altro territorio.

Una opportunità

La saggezza popolare ha sentenziato che non tutti i mali vengono per nuocere e noi possiamo applicare la saggezza alla improvvisata norma che attribuisce agli stessi insegnanti della scuola secondaria superiorel ’insegnamento di storia e geografia e l’imposizione di dare un voto unico. Perché il male non viene per nuocere? Per almeno tre motivi:

1.    orienta il pensiero a considerare la possibilità di una formazione che intreccia le due discipline nei processi di promozione di abilità, conoscenze e competenze;

2.    costringe a fare i conti con le indicazioni;

3.    fa desiderare nuovi percorsi di formazione professionale iniziale.

La Scuola Estiva di Arcevia sarà l’occasione per riflettere su questi problemi e su queste prospettive che potrebbero rinnovare l’insegnamento e l’apprendimento sia della storia che della geografia a beneficio della cultura storica e di quella geografica per l’esercizio della cittadinanza attiva.

 LEGGI IL PROGRAMMA E LE SESSIONI DI LAVORO

 

EVENTI CULTURALI NEL CORSO DELLA

XVII EDIZIONE DELLA SCUOLA ESTIVA DI ARCEVIA 


  PRESENTAZIONE DELL'E-BOOK "LA STORIE 'ITALIA NEL CURRICULUM"

(A CURA DI ERNESTO PERILLO) (SCARICA LA LOCANDINA)

EDIZIONI CENACCHI (VAI AL SITO)


   

Mercoledì 24 Agosto dalle ore 21.15 alle ore 23  

presso il Teatro Misa

 

 

 


 
 
 

Vai al cantiere della Scuola estiva di Arcevia 2011 per la documentazione delle fasi cruciali della preparazione del corso con proposte di materiali utili per affrontare il percorso formativo.

 


 
 
ISTRUZIONI PER L'ISCRIZIONE
 
 
DA RESTITUIRE DEBITAMENTE COMPILATA ENTRO IL 15 LUGLIO 2011 SCEGLIENDO UNA DELLE SEGUENTI MODALITA':
 
FAX AL NUMERO 0731 9213
 
E-MAIL:  anic80800q@istruzione.it 
 
PEC: anic80800q@pec.istruzione.it
 
 
COME SI ARRIVA AD ARCEVIA
 

 

 


Clio '92 - Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia - Redazione
Accesskey | Privacy | Copyright Clio92 - Tutti i diritti riservati - Powered by Q-web srl Enteweb
Per una visione ottimale del sito si consiglia di utilizzare una risoluzione 1024x768 e carattere piccolo