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Bollettino n. 25 - Giugno 2008
Periodico dell'Associazione Clio '92
Giugno 2008 - Anno IX, n. 25
Un decennio di storia nell’istruzione professionale. Riflessioni e prospettive.
È il titolo del convegno che l’Associazione Clio ’92, con il patrocinio dell’USR-Emilia Romagna e dell’ex IRRE-ER, organizzò il 3 dicembre dell’anno scorso a Bologna per invitare ricercatori e insegnanti a riflettere sulla stagione delle riforme strutturali dell’istruzione professionale. Per ciò che concerne l’insegnamento della storia il punto più alto fu il Decreto Ministeriale del gennaio 1997 che dettò i nuovi programmi tuttora in vigore.
Quei programmi per la loro portata innovativa destarono parecchie polemiche ma furono accolti non malamente dagli insegnanti ai quali fu opportunamente dedicato un massiccio piano di formazione e aggiornamento. I programmi del triennio di qualifica erano centrati sulla storia contemporanea, della quale si cercavano le radici guardando al passato con le lenti della “lunga durata”. La padronanza degli operatori cognitivi della ricerca storiografica costituivano obiettivi
formativi di pari importanza alla costruzione di conoscenze storiche significative, indicate, per esempio, nelle grandi rivoluzioni alla base del mondo attuale: la rivoluzione industriale, la rivoluzione americana, la rivoluzione francese. Nel biennio post-qualifica venivano introdotte le storie settoriali, gli approfondimenti problematici, la storia locale.
In pochissimi mesi si stava avviando per questa strada il passaggio dall’insegnamento trasmissivo alla mediazione didattica anche nella storia insegnata. La manualistica sembrava “sentire” l’innovazione e cercava di assecondarla.
Poi, ad un tratto, tutto si fermò. Altre divennero le priorità: la riforma dei cicli scolastici, l’autonomia delle scuole, la riforma del ministero della pubblica istruzione. Gli insegnanti vennero abbandonati a se stessi e all’editoria scolastica… che tornò ad appoggiarsi sulle rassicuranti leggi del comune senso storiografico in versione scolastica.
E oggi, qual è la situazione? Quali le prospettive?
Il 3 dicembre abbiamo cominciato a parlarne. Continueremo a farlo, alla luce dei documenti ministeriali sull’istruzione tecnica e professionale, sull’innalzamento dell’obbligo d’istruzione, sulle politiche degli attuali responsabili della pubblica istruzione italiana.
Sarà una cosa lunga? Chissà? Noi non ci stancheremo.
Intanto, per cominciare, vi proponiamo alcuni degli interventi più significativi di quel convegno e un commento al più recente documento ministeriale sull’argomento, assieme alla riproposta di un importante saggio di dieci anni fa di I. Mattozzi sul “programma che vale la pena di sperimentare”.
Dedichiamo infine le “spigolature” al concetto di civiltà nelle pagine di Guizot e la “controcopertina” alla descrizione della situazione delle scuole tratta da una corrispondenza tra in’insegnante e alcuni ricercatori di Clio ’92.
Buona lettura.