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Incroci di linguaggi. Rappresentazioni artistiche del passato nella didattica della storia. Atti della scuola estiva di Arcevia 2015.

INCROCI DI LINGUAGGI. RAPPRESENTAZIONI ARTISTICHE DEL PASSATO NELLA DIDATTICA DELLA STORIA. 

ATTI DELLA SCUOLA ESTIVA DI ARCEVIA 2015   

È  pronto il volume Incroci di linguaggi. Rappresentazioni artistiche del passato nella didattica della storia,  curato da Paola Lotti e da Elena Monari, pubblicato dall'Associazione Clio '92 e stampato da MNAMON (www.mnamon.it) che con grande efficienza ha seguito le fasi finali e la trasformazione del volume in e-book e in volume cartaceo. 

Il libro verrà presentato nella prossima Scuola Estiva di Arcevia (23-26 agosto 2016, per ogni informazione consultare il sito http://www.icarcevia.gov.it/didattica/scuola-estiva-di-arcevia.html oppure la pagina del nostro sito dedicata alla Scuola estiva di Arcevia 2016)

L'e-book sarà acquistabile sia nel sito di Mnamon sia in quelli di librerie on line come Feltrinelli e Amazon. Il volume cartaceo sarà già disponibile durante la Scuola Estiva di Arcevia 2016.

Anticipiamo la presentazione del volume

SEA 2015, un'altra grande ricerca! Dopo le due tematiche tra loro intrecciate sulla comprensione dei testi storici e sulla loro produzione, la scuola estiva procede la sua importante attività di ricerca con l'analisi, l'utilizzo e l'applicazione didattica dei graphic novel e dei testi di finzione, con l'incrocio di linguaggi artistici nelle loro varie forme dall'infanzia alla secondaria superiore, la loro sperimentazione e l'analisi di esperienze scolastiche oltre che teoriche che aprono agli insegnanti innumerevoli possibilità di insegnamento e di approcci didattici innovativi ed efficaci. Per non parlare poi degli spunti bibliografici, di lettura, di studio che le relazioni e i laboratori offrono ai docenti. Non ultimo la SEA 2015 ha proposto ai partecipanti attività di visita e di conoscenza del territorio dal punto di vista geografico, culturale, storico ed enogastronomico, anche questi incroci di linguaggi fondamentali, patrimonio dell'umanità. Veniamo alle relazioni: gli atti 2015 si dividono in due grandi sezioni: una più teorica (Mattozzi, Gusso e Brunello) e una più pratica, con proposte didattiche di scrittura a partire da modelli di testi artistici, collegate ad esperienze e lavori su testi finzionali. I laboratori, che rimangono nella tradizione di Arcevia una fucina sempre aperta di idee, work in progress, scambi, formazione a distanza, contatti amichevoli 10 e professionali dei partecipanti, sono stati progettati insieme alle relazioni, proprio per declinare nella pratica scolastica quanto proposto in plenaria a livello più teorico. Anche nella presente raccolta è stata sottolineata questa stretta connessione tra teoria e pratica nella scelta di abbinare ad ogni relazione il laboratorio corrispondente. Mattozzi parte dai problemi di fondo che emergono nelle pratiche dell'insegnamento della storia e dai manuali/sussidari in uso ed evidenzia come nei processi di insegnamento-apprendimento il sapere storico non sia sempre di qualità e utilizzabile. Per ovviare al problema e offrire agli insegnanti suggerimenti pratici, esempi concreti e risposte, Mattozzi sviluppa nel suo contributo esempi di didattici con opere di finzione (videogiochi a sfondo storico e un videodocumentario) per motivare gli allievi, per formare conoscenze solide, per sviluppare abilità e competenze. Cechov e Orwell nella primaria? Sembrerebbe un grande azzardo ma Brunello argomenta e racconta come letture complesse, in apparenza inarrivabili se non agli esperti, lontane anni luce dalle esperienze quotidiane, in realtà ci permettono di scoprire sensazioni, emozioni, descrizioni, metafore utilizzabili nelle scritture e trasferibili, adeguando i livelli, ad ogni step scolastico: un buon libro anche di finzione può decidere della formazione linguistica sia nella conoscenza sia nella scrittura di argomento storico. Testi di finzione/artistici: quali? quanti? con quale valore intrinseco e con quale valore aggiunto nella didattica? Ce lo spiega Gusso nella sua densa relazione ricchissima di chiarimenti, riferimenti, fonti, citazioni, definizioni; praticamente un saggio di consigli utili agli insegnanti che vogliono cimentarsi e approcciarsi in modo interdisciplinare ai vari linguaggi. Se poi vogliamo metterla nel globale, nella sistematicità del sapere e nella costruzione di teste pensanti non ci resta che affrontare il testo di Mattozzi per capire quali dovrebbero essere gli esiti degli apprendimenti effettivi dei nostri ragazzi. Consapevolezza, educazione alla cittadinanza, partecipazione attiva alla vita civile sembrerebbero aspetti per "grandi" ma Silvia Vania Giacomelli racconta con molta emozione e partecipazione "politica", l'esperienza "civile", e ripeto il termine non a caso, nel senso storico ed etico del termine, realizzata insieme ai suoi giovanissimi allievi con simulazioni e giochi che hanno consentito una compenetrazione tra vissuto e non vissuto, tra esperienze dell'infanzia ed esperienze più distanti, legate al mondo degli adulti. E, aggiungo io, Vania ha dato un grande segnale alla scuola di oggi che ha bisogno di docenti che "tengano il fortino", che credano nel lavoro di tutti i giorni, che fin dall'inizio educhino alla partecipazione attiva formando buone teste. E che sperimentino nuovi modi per "far sentire", oltre che comunicare l'importanza di questi valori. E se invece di fare, ascoltare e scrivere di storia a scuola, gli studenti sono guidati in un museo, ecco che possono disporre di tracce e di reperti per scoprire la storia e le storie, per descriverle, narrarle, immaginarle, come ci indicano Carla Salvadori e Gabriella Bosmin. Antonina Gambaccini e Laura Valentini ci aiutano a individuare delle procedure didattiche in cui la comprensione di un testo "visuale" preveda delle conoscenze e delle competenze di tipo storico. La scrittura visiva della storia è l'oggetto della relazione e del laboratorio di Saltarelli che ha intervistato l'amico Petrucci sulla narrazione della battaglia del Metauro con il graphic novel. Anche Paola Lotti ha utilizzato il graphic novel per affrontare una tema drammatico come la Shoah e altri genocidi, per sensibilizzare, formare storicamente gli studenti ma anche per cercare un forte coinvolgimento emotivo e attivare di conseguenza proposte, interventi, prese di posizione senza passività. L'avvicinamento alla storia a tematiche geostoriche complesse attraverso l'utilizzo di fumetti è inoltre al centro anche della relazione di Daniela Dalola che utilizza "la fantastica piccola storia della preistoria camuna quale strumento didattico principale per favorire nei 11 bambini la produzione ed elaborazione di conoscenze sui Camuni nell'età dei metalli". Opere finzionali, ma anche diari e opere d'arte figurative risorgimentali sono state oggetto di riflessione nel laboratorio di Citterio ed Olivieri. I laboratori della SEA 2015 hanno fatto emergere una volta di più i seri e imprescindibili bisogni degli insegnanti di ogni ordine di scuola: una formazione di alto livello sia disciplinare sia trasversale di diversificati strumenti e mezzi più o meno tecnologici e/o digitali, perchè i linguaggi attraversano tutte le discipline; i linguaggi artistici cioè coinvolgono la storia ma anche la matematica, le scienza, la fisica, ecc. La SEA 2015 ha inoltre dato la possibilità di soddisfare la richiesta di condividere e discutere insieme di metodologie sperimentate ed esperite nel processo di insegnamento e apprendimento e la richiesta da parte dei docenti di discussione, con i dovuti tempi e modi, perché l'insegnamento è anche ricerca per portare le nuove generazioni a gestire in autonomia il sapere. Inoltre è emerso il bisogno di apertura dell'ambiente scuola al territorio, ai musei, all'ambiente. Insomma gli stimoli e le proposte emerse sono state moltissime tanto che ad agosto 2016 la SEA dà a tutti e a tutte un nuovo appuntamento, quasi una seconda puntata, con il convegno "Scritture della storia nell'insegnamento. Come usare testi storiografici e testi di finzione?" dal 23 al 26 agosto.

Clio '92 - Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia - Redazione
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