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- Abbiamo vissuto la guerra.
- La prima guerra mondiale sulle Dolomiti
Abbiamo vissuto la guerra.
SANDRA SAVOGIN (a cura di), Abbiamo vissuto la guerra, DVD edito dalla Municipalità di Favaro Veneto del Comune di Venezia, dalla Provincia di Venezia, dall’Associazione Esodo
A cura di di Vincenzo Guanci
Le memorie, come le tradizioni (anche quelle inventate), fanno parte del patrimonio culturale di una comunità; in questo senso hanno la peculiarità, come tutti i beni culturali, di rendere tangibile la storia.
Favaro Veneto è uno dei quartieri del comune di Venezia, situato sulla terraferma vicino a Mestre. Fino al 1926 era comune autonomo, oggi è una municipalità di circa venticinquemila abitanti. Durante la guerra era una borgata composta soprattutto da contadini e artigiani, che subì l’occupazione tedesca e si trovò coinvolta nella guerra di liberazione combattuta dai partigiani nel biennio 1943-45.
I libri di storia dicono che i conflitti del Novecento hanno coinvolto in larghissima misura, come non mai, le popolazioni civili; ecco, la collana di interviste raccolte da S. Savogin rende concreta questa parte della storia. Il DVD monta diciotto interviste, in modo che ne risulta un racconto vivace della vita quotidiana di una borgata cittadina in tempo di guerra.
Il racconto inizia con la dichiarazione di guerra del 1940, ma grande spazio viene naturalmente dato alla guerra partigiana di resistenza contro l’occupazione nazifascista. Dopo l’estate del 1944 i partigiani avanzarono dalle montagne venete verso la pianura, Treviso e Venezia, e anche la comunità di Favaro venne coinvolta. Nell’inverno 1944-45, infatti, la lotta delle bande partigiane contro le Brigate Nere trevigiane ebbe il suo epicentro a Roncade, una località nei pressi di Favaro, e nella primavera del 1945 i rastrellamenti, che i tedeschi intensificarono per tenere sgombre le vie di ritirata, causarono, proprio a Favaro la morte di un ragazzo di quindici anni, né partigiano né fascista, civile non combattente.
Anche se, come scrive S. Savogin, “i racconti emersi si presentano come memorie frantumate” in quanto le persone intervistate sono dentro al conflitto in misura ciascuna molto diversa, dal soldato al partigiano al civile, uccisione di quel ragazzo ancora oggi è impresso nella memoria, come simbolo, emblema, della violenza della guerra, che non s’arresta davanti a nessuna regola, a nessuna forma di pietà.
Il DVD è parte di un progetto che punta a raccogliere altre testimonianze e altri punti di vista; non sappiamo se si riuscirà mai nell’impresa di ricostruire una memoria condivisa almeno in una piccola comunità come quella di Favaro Veneto. E’ del tutto evidente, invece, l’enorme valore formativo di queste interviste, che, accompagnate da un’accorta mediazione didattica possono portare a quella “conoscenza emotiva” della storia raccontata, da cui iniziare un percorso di incroci intelligenti tra fonti e testi adeguati, per giungere alla costruzione di un’autentica “conoscenza storica” della Favaro Veneto del periodo della guerra. Si può quindi costruire una bella ed efficace tessera del mosaico di una vera e propria cultura storica, che, non dimentichiamolo, costituisce l’obiettivo conclusivo dell’intero curricolo verticale di storia.
La copertina del DVD non dice le scuole possono acquistarlo, tuttavia crediamo che informazioni a questo proposito possano essere chieste al Servizio Cultura della Municipalità di Favaro Veneto (Tel. 041.630.993 - Fax 041.635.130 biblioteca.favaroveneto@comune.venezia.it) o all’assessorato all’educazione della Provincia di Venezia, (via Forte Marghera 191 - 30173 Venezia Mestre tel. 041 2501122 - fax 041 2501915).