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Pesaro 14 marzo 2015. La storia (quasi vera) del Milite Ignoto. Conferenza spettacolo di Emilio Franzina accompagnato dal gruppo musicale Hotel Grif.

 A conclusione del convegno dell'associazione Clio '92, promosso in occasione dell'assemblea nazionale sul tema

"Raccontare il passato tra finzione e storia"

verrà offerto ai partecipanti

alle ore 21.00 nella Sala della Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro lo spettacolo

  UNO NESSUNO SEICENTOMILA

LA STORIA QUASI VERA DEL MILITE IGNOTO ITALIANO

      

scritto e diretto da Emilio Franzina ed eseguito con gli Hotel Rif

 

 (Dalla locandina dello spettacolo)

Attraverso brani intervallati dalla esecuzione di canzoni altamente simboliche o comunque rappresentative di fasi e momenti della grande guerra, si verrà così ricomponendo dall'interno, un poco alla volta, la trama di una storia individuale che molte altre ne riassume di simili. Le domande che vengono rivolte al milite ignoto sulla sua esperienza dal 1914 al 1918. l'anno sul finire del quale egli muore, dopo aver portato a casa la pelle più e più volte, non tanto in battaglia, quanto in circostanze assai singolari che si scopriranno alla fine della lezione, ottengono risposte che sono infatti la trasposizione spesso anche letterale d'una serie di testimonianze reali rese all'epoca da soldati e ufficiali italiani o desunte da carteggi, diari, memorie e più di rado da documenti ufficiali a suo tempo riservati (della polizia militare, degli uffici dello Stato Maggiore, della censura militare, dei verbali di reparto ecc.). La formula della breve narrazione  accompagnata o seguita da delucidazioni altrettanto sinteticamente fornite dallo storico (E.F.) sui quadri e sui contesti generali permetterà di passare, attraverso tutti gli anni di guerra comprese le premesse relative all'arruolamento del protagonista sconosciuto (perché nel caso specifico egli è immaginato come uno di quei 150.000 italo discendenti, il nostro nato nello fattispecie a San Paolo da genitori veneti all'indomani del loro arrivo in Brasile nel 1892. tornati o portatisi in Italia dalle Americhe per venire a combattere sui più diversi fronti) così da illustrare, immaginandola ma non del tutto inventandola, la vita di uno dei seicentomila soldati italiani morti nel corso del conflitto. 

L'idea guida dello spettacolo è il racconto che della guerra fa il milite ignoto italiano attraverso la conversazione con un altrettanto ignoto interlocutore, storico di mestiere in vita, che lo incontra nell'al di là e fa poi recapitare il resoconto dei suoi colloqui per vie misteriose (o forse in sogno) a un suo collega universitario che si occupava, con lui, del primo conflitto mondiale.

Attraverso brani intervallati dalla esecuzione di canzoni altamente simboliche e rappresentative di fasi e momenti della grande guerra, si ricompone  dall'interno la trama di una storia individuale che molte altre ne riassume di simili.

 Le domande che vengono rivolte al milite ignoto sulla sua esperienza dal 1914 al 1918, l'anno sul finire del quale egli  muore, dopo aver portato a casa la pelle più e più volte, non tanto in battaglia, quanto in circostanze assai singolari, ottengono risposte che sono infatti la trasposizione spesso anche letterale d'una serie di testimonianze reali rese all'epoca da soldati e ufficiali italiani o desunte da carteggi, diari, memorie e poi da documenti ufficiali a suo tempo riservati (della polizia militare, degli uffici dello Stato Maggiore, della censura militare, dei verbali di reparto ecc.).

La formula permette di passare, attraverso tutti gli anni (e gli inni)  di guerra comprese le premesse relative all'arruolamento del protagonista sconosciuto (perché nel caso specifico egli è immaginato come uno di quei 150mila discendenti di italiani, nato nello fattispecie a San Paolo da genitori veneti all'indomani del loro arrivo in Brasile nel 1892,  tornati o portatisi in Italia dalle Americhe per combattere sui più diversi fronti) così da illustrare, immaginandola ma non del tutto inventandola, la vita di uno  dei seicentomila soldati italiani morti ammazzati nel corso del conflitto.

Prologo

L'invenzione del rito dedicato ai soldati sconosciuti morti in guerra: Francia, Belgio e Inghilterra. Il Milite Ignoto d'Italia (con proiezione di filmati d'epoca).

Sommario

La vita di M.I. e dei suoi genitori prima della guerra - L'infatuazione patriottica al tempo della Guerra di Libia (1911) - La guerra lontana (1914) -, L'incorporamento   e l'addestramento - Dal sogno alla realtà: la guerra al fronte 1915-1916 sull'Altipiano di Asiago e sull'Isonzo  - Ancora assalti, ancora trincee, ancora combattimenti (fronte del Carso, Bainsizza) - Una morte fortunosa  e un destino simbolico (settembre 1918) - Epilogo.

Esecutori e interpreti

Paolo Bressan. Oboista e maestro negli strumenti a fiato quali, oltre all'oboe, wisthles, bombarde, ocarine, gaite, cornamuse ecc.. Ha suonato ai fiati con Fabrizio De Andrè nel tour Anime salve, con lo storico gruppo Folkstudio A e in importanti produzioni teatrali. Partecipa a diversi festival europei studiando repertori della musica balcanica, mediterranea, mediorientale. Ha aperto un centro studi per la diffusione degli strumenti ad ancia e sacca d'aria e da anni suona anche  in diverse formazioni di musica antica (rinascimentale e medioevale) nei principali festival italiani ed europei. È fondatore, assieme a Mirco Maistro, del gruppo degli Hotelrif.

Mirco Maistro. Fisarmonicista e più volte vincitore del Premio Stradella, ha composto musiche per diverse compagnie teatrali e inciso per vari progetti discografici (Pica - Davide Van De Sfroos, Maistral-Maistral e Marco Paolini, Indirizzo Portoghese - Patrizia Laquidara, Al Mercato - Luca Bassanese, Cristiani di Allah - cd allegato all'omonimo libro di Massimo Carlotto, ecc). Ha al suo attivo numerose partecipazioni a trasmissioni radiotelevisive quali Sanremo, Premio Tenco, Premio Recanati, Scalo 76, Fahrenheit. Si è' esibito in diversi festival in Italia (Veneto jazz, Villa Celimontana, Sard, Suoni dell'altro mondo, Musica delle radici, ecc.) e all'estero (Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Croazia, Slovenia, Marocco, Hong Kong, Cina, Ecuador, Brasile, Argentina.

Sabrina Turri. Cantante e  musicista, autrice e compositrice diplomata in pianoforte presso il conservatorio di Trento. Il timbro e le caratteristiche della sua voce si prestano molto bene per svariati stili musicali (bossa-nova, jazz, pop, rock, funk, soul). Da oltre un decennio si esibisce cantando in diversi progetti musicali con vari artisti a livello nazionale e internazionale, riscuotendo un buon consenso dal pubblico. Ha collaborato in progetti di Caterina Caselli (come "Contradiction" dei D'Vious C), lavorando a colonne sonore per film e cartoon, audio-libri, jingle pubblicitari, turni in diversi studi di registrazione e concerti live con ospiti quali: Ricky Portera (Lucio Dalla, Stadio etc.), Sergio Pescara (PFM, Eugenio Finardi, Roberto Vecchioni, Dolcenera etc.), Maurizio Solieri (Vasco Rossi etc.)

Emilio Franzina. Professore ordinario di storia contemporanea all'Università degli Studi di Verona. I suoi principali interessi, e conseguentemente i suoi studi, spaziano dalle ideologie economiche allo sviluppo capitalistico e industriale, dalla diaristica alla scrittura popolare, dal movimento cattolico a quello socialista fra Otto e Novecento anche se il suo campo d'indagine preferito sono poi, da sempre, i movimenti migratori di massa con particolare riguardo alla storia del Brasile, dell'Argentina e dell'America Latina da un lato e dell'area regionale veneta e dell'Italia continentale e padana da un altro. Fra le ultime pubblicazioni: La parentesi. Società, popolazioni e Resistenza in Veneto (1943-1945), Cierre, 2009;  Vicenza italiana. Intellettuali, notabili e popolo fra Risorgimento e prima guerra mondiale (1848-1918), Agorà&Factory 2011 La terra ritrovata. Storiografia e memoria della prima immigrazione italiana in Brasile (1870-1935), Termanini Editore 2014, La storia (quasi vera) del Milite ignoto raccontata come un'autobiografia, Donzelli Editore, 2014.


 

 

 

 

 

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