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2011 Aprile - La Storia in piazza e l'invenzione della guerra a Genova. Il diario delle giornate (15.04.2011)

LA STORIA IN PIAZZA

Dal 14 al 17 di aprile nelle sale di Palazzo Ducale di Genova

L'INVENZIONE DELLA GUERRA

 

 

Diario della giornata

15/4/2011.

 

Seconda giornata de ‘La Storia inpiazza. L’invenzione della Guerra’. Fino alle 18 i partecipanti avevano raggiunto quota 13000.

·        Affollato da studenti, lo spettacolo Stupidorisiko. Una geografia di guerra alle Cisterne. Una critica ragionata e ironica della guerra e delle sue conseguenze. Il racconto, partendo dalla Prima Guerra Mondiale, arriva alle guerre dei giorninostri, attraverso episodi - tutti storicamente documentati - emblematici dellastupidità della guerra. Una geografia tragica e spesso ignorata nella quale non contano i confini, il fiume più lungo o la vetta più alta e in cui Guernica non è soloil titolo di un quadro. A cura di Fondazione Emergency. Autore e interprete MarioSpallino

·        Presenze numerose anche alla relazione/confronto La costruzione del nemico, con Marco Aime (docente diAntropologia culturale all’Università di Genova;  tra i più importanti studiosi italiani deiprocessi culturali).e Francesco Remotti (docente di Antropologia culturale edEtnologia dell’Africa all’Università di Torino). L’idea del nemico come costruzione storica e antropologica, nell’Archivio Storico.  Ascolta l'Intervento

·        Nella Sala Liguria Spazio Aperto, Ferdinando Fasce (professore ordinario di Storia Contemporanea nell'Università di Genova; autore di numerosivolumi e saggi dedicati alla storia degli Stati Uniti e alla storia dell’impresa) ha parlato ad un pubblico composto in gran parte da studenti einsegnanti di Guerra, pubblicità, propaganda. Gli Stati Uniti nei conflitti mondiali. Come negli USA sono stativissuti i 2 conflitti mondiali attraverso la propaganda, sia cartacea (manifesti) sia, soprattutto nella Seconda Guerra Mondiale, cinematografica; messo in evidenza lo stretto rapporto tra i metodi della pubblicità commerciale e della propaganda bellica.

·        Nella mattinata, nel Salone del Maggior Consiglio, Freud e Einstein: il carteggio sulla guerra. David Meghnagi (Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana  è docente di Psicologia clinica all’Università di Roma, dove dirige il Master internazionalein Didattica della Shoah. È stato vicepresidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane), ha parlato dei due fra i più importanti protagonisti del Novecento di fronte alla catastrofe della guerra. ·        Ascolta l'Intervento

·        Nell’Archivio Storico, nell’incontro Ruanda: salvare i bambini-soldato Joseph Moyersoen (Presidente dell’associazione europea dei giudici minorili. Responsabile diritti dei minori dell’Istituto degli Innocenti e dal 1996 al2002 di Terre des Hommes Italia. Ai tempi del genocidio, responsabile del progetto per la lo studio sulla riforma della giustizia minorile di Terre des Hommes Losanna in Ruanda) , dopo la visione di uno spezzone del film HotelRuanda (2004), ha esposto sinteticamente le caratteristiche del genocidio del1994 e le conseguenze, giuridiche e sociali, per i minorenni, anche inferiori a14 anni, coinvolti attivamente nelle uccisioni; Annette Devreux (Lavora con la Fondazione Don Gnocchi; ha lavorato per anni con AVSI, con cui ha seguitodiversi progetti sul recupero dei minori in Ruanda) ha invece illustrato le modalitàdi recupero di questi bambini e adolescenti in un campo di riabilitazione inRuanda. Ascolta l'Intervento

·        Nel pomeriggio, sempre nell’Archivio Storico, Lepanto, con Giovanni Assereto (docente di Storia Moderna all’Università di Genova) e Alessandro Barbero (docente di Storia medioevale all’Università del PiemonteOrientale); fu veramente un conflitto di civiltà? Una battaglia tra 3 imperi: quello ottomano, quello spagnolo e l’impero mercantile veneziano; un’analisi accurata dell’esperienza della battaglia, delle sue conseguenze e soprattutto delle sue premesse. Ascoltal'Intervento

·        Contemporaneamente, nella Sala Liguria Spazio Aperto, la dottoressa Chiara Luminati presentava i risultati del questionario sui Diritti Umani elaborato e somministrato in collaborazione tra Clio ’92 e il Dipartimento di Storia dell’Università di Genova. Più di 1500 studenti (fra Scuola secondaria di 1°e 2° grado e Università) hanno risposto a varie domande sui diritti umani e sul lorocoinvolgimento in questa tematica. Successivamente, coordinati da MaurizioCuccu, studenti di 5 scuole genovesi (i L.S. ‘Cassini’, ‘Fermi’, ‘Leonardo daVinci, ‘Lanfranconi, e l’I.I.S. ‘Casaregis) hanno presentato i risultati dei loro progetti svolti su vari temi collegati a L’invenzione della Guerra, tra cui le testimonianze delle battaglie, i bambini-soldato, i processi per le atrocità in guerra…

·        Nella Sala del Minor Consiglio, Giovanni De Luna (Docentedi Storia contemporanea all'Università di Torino che si occupa  soprattutto di storia sociale e politica del Novecento italiano) ha affrontato il tema de Lo spettacolo della crudeltà. I conflitti non producono solo violenza ma alimentano la sua moltiplicazione spettacolare; attraverso le immagini dei corpi profanati del nemico si vuole affermare la supremazia, spesso di un potere non più sicuro del suo status (vedi i partigiani impiccati ed esposti a Piazzale Loreto).

·        Subito dopo, nella Sala del Minor Consiglio, lo storico e nell’occasione moderatore Marco Doria si è rivolto, nella tavola rotonda Il mondo è in guerra? con 4 questioni a tre diverse personalità esperte di conflitti. Lucio Caracciolo (direttore di Limes, la più autorevole rivista di geopolitica italiana, che ha fondato nel 1993, e della Eurasian Review of Geopolitics Heartland; docente di Studi strategici alla LUISSGuido Carli), Marco Deriu (Sociologo e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Parma) e Vincenzo Camporini (Direttore della Politica Militare dello Stato Maggiore della Difesa, poiSottocapo di Stato Maggiore; dopo aver presieduto il Centro Alti Studi della Difesa, divenne Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e poi dellaDifesa. Attualmente è Consigliere per gli aspetti militare del Ministero degli Esteri) hanno quindi discusso su: a) riflessioni sulla dimensione del fenomeno‘guerra’ oggi – tra 1990 e 2004 57 conflitti armati di cui 4 tra stati; b) guerra come strumento della politica; c) aspetto economico della guerra – spesa militare e complesso industriale, export di armi, costi umani; d) legittimazione della guerra, argomenti portati in campo, possibili alternative.

·        Per finire, la lectio magistralis nel Salone del Maggior Consiglio su L'esperienza dei combattenti: terrore e trauma,con l’intervento di Joanna Bourke (storica e docente di Storia al Birkbeck College dell’Università di Londra, si è occupata di storia economica e sociale e ha indagato le emozioni, in particolare la paura, l’odio, la violenza anche sessuale, di uomini e donne in tempo di guerra tra il XIX secolo e i giorninostri) e di Antonio Gibelli (storico e docente di Storia contemporanea all’Università di Genova, uno dei maggiori studiosi delle pratiche sociali di scrittura tra Otto e Novecento); i due storici hanno affrontato il tema delle atrocità in guerra. Bourke soprattutto in riferimento alla guerra in Vietnam e alle giustificazioni delle atrocità e delle torture, fino al passaggio dei responsabili da persecutori a vittime di trauma. Gibelli mettendo al centro laPrima Guerra Mondiale, e i soldati come vittime, che vedevano nella malattia,s oprattutto mentale, l’unica via di fuga dal massacro.

Nel Cortile Maggiore frequentate anche le esposizioni: Tom Porta W.A.R. We Are Restless  The Unheard Soldier Scream; dai ritratti dei kamikaze alle architetture simbolo come immagini di una distruzione annunciata: attraverso le 15 opere esposte,Tom Porta rappresenta la guerra sia nella sua dimensione diabolica, sia nella tragica nobiltà del pensiero eroico; Cimiteri di guerra. Elaborazione del lutto e monumentalizzazione della guerra nei grandi cimiteri militari, da Redipuglia alla Normandia, in tutta Europa una memoria pubblica che sta scivolandonell’oblio. Hiroshima– Nagasaki Le drammatiche immagini dei devastanti effetti dellab omba atomica: l’orrore del deserto atomico dopo l’esplosione. 
 

 

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